Chi pianta un albero pianta una speranza, disse più di un secolo fa la poetessa e autrice americana Lucy Larcom. Oggi l’Istat vuole trasformare quel seme di speranza in un germoglio di opportunità per la conservazione dell’ambiente. Grazie alla collaborazione con Treedom – la piattaforma web che permette di piantare alberi a distanza – abbiamo realizzato un importante progetto agroforestale sul territorio italiano.
Dare vita a una nuova foresta significa garantire notevoli benefici ambientali: gli alberi assorbono grandi quantità di CO2 e aiutano a proteggere l’ecosistema dei territori, anche quelli più fragili.
Con il 7° Censimento generale dell’Agricoltura nasce la prima Foresta social dell’Istat. Gli alberi verranno piantati nel rispetto della specie, della zona di piantumazione e del ciclo naturale delle stagioni; tutte le fasi dell’operazione saranno documentate mostrando l’avvio e lo sviluppo del progetto.
Assorbimento CO2
Tutela della biodiversità
Contrasto erosione del suolo e desertificazione
Riforestazione
Finanziamento diretto contadini locali
Scelta alberi da piantare fatta dai contadini
Copertura costi fino a fase produttiva dell’albero
Formazione, opportunità di reddito, empowerment
La Basilicata è la seconda regione italiana per superficie protetta: uno scrigno di biodiversità incastonato tra due mari e definito dal profilo dei monti dell’Appennino Lucano. Un territorio aspro e al tempo stesso rigoglioso composto da due parchi nazionali – il Pollino e Val d’Agri –, due parchi regionali e sei riserve naturali.
Tra le aree protette spicca per importanza quello delle Chiese rupestri del Materano, chiamato anche Parco della Murgia Materana. Il Parco nasce nel 1990 e comprende proprio quelle chiese rupestri che l’UNESCO ha incluso nei patrimoni dell’Umanità, ampliando la definizione “Sassi di Matera” in “I Sassi ed il Parco delle Chiese rupestri di Matera”.
Ed è proprio qui che Treedom nel 2009 – con il sostegno dell’Ente Parco – ha scelto di avviare uno dei suoi progetti di forestazione, per aumentare e conservare la biodiversità di un luogo di eccezionale importanza naturalistica.
Area di progetto:
Parco delle Chiese rupestri del Materano
Partner di progetto:
Ente Parco Archeologico Storico Naturale delle Chiese Rupestri del Materano
Massimo di alberi del progetto:
2000
Minimo di alberi del progetto:
1000
Colonne, altari e gradini scavati nella roccia calcarea disegnano il perimetro di questa grande area protetta: le 150 chiese rupestri che danno il nome al parco sono la straordinaria testimonianza delle numerose comunità monastiche che hanno abitato l’intera zona fin dall’alto Medioevo.
Al valore storico del sito si somma quello ambientale grazie alla presenza di specie vegetali tipiche e rare. Qui troviamo il Fragno (Quercus Trojana), un albero della famiglia delle querce presente in Italia solo in Basilicata e in Puglia. Il piano forestale che l’Istat sostiene con il 7° Censimento generale dell’Agricoltura ha come obiettivo quello di riprodurre l’ecosistema locale con l’innesto di 170 alberi sui 2000 previsti del progetto dell’Ente Parco.
Più questionari online verranno compilati maggiore sarà lo sviluppo della Foresta social dell’Istat: un’operazione “100% green” che permetterà di ampliare anche l’habitat naturalistico del Parco a beneficio di alcuni dei rapaci più rari del continente. Il Capovaccaio, il Falco pellegrino e il Lanario nidificano infatti periodicamente tra gli alberi di questa area incontaminata, rendendola un’oasi felice in perfetto equilibrio tra storia e natura.
Visita il sito Istat per consultare la normativa e scaricare la modulistica
relativa
al 7° Censimento generale dell'Agricoltura